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Manca acqua potabile in alcune località dell'Alto Adige, i Verdi: "Colpa anche del settore turistico tra innevamento artificiale, spa e lavaggi di biancheria negli hotel"
Era stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco con due autobotti per portare acqua potabile in quota, nell’alta Val Venosta. I Verdi: "Gli esperti stimano che in Alto Adige si consumano quasi 500 litri di acqua potabile al giorno per ogni turista, mentre i residenti hanno bisogno di circa 200 litri al giorno. Le imprese turistiche paghino tariffe idriche più alte"

MALLES. Era stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per portare acqua potabile in quota, nell’alta Val Venosta in Alto Adige, sotto il monte Watles. Neve e precipitazioni evidentemente non sono bastate quest'anno per riempire le riserve idriche del paesino di Burgusio, collocato a 1.240 metri di altitudine. Per questo domenica scorsa, 22 gennaio, il corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano è stato impegnato tutto il giorno con 2 autobotti per effettuare i trasporti di acqua.
"Non è la prima volta che le località turistiche soffrono di carenze idriche - dichiarano i Verdi di Bolzano - l'anno scorso sono state colpite alcune zone dello Sciliar. Gli esperti stimano che in Alto Adige si consumano quasi 500 litri di acqua potabile al giorno per ogni turista, mentre i residenti hanno bisogno di circa 200 litri al giorno. Innevamento artificiale sulle piste, piscine, aree benessere e il lavaggio di grandi quantità di biancheria fanno aumentare a dismisura il consumo di acqua nel settore turistico. Gli anni di siccità aggravano la situazione perché dalle sorgenti arriva meno acqua".
I Verdi definiscono "più che irritante" la risposta del sindaco di Malles, Josef Thurner riguardo a questa crisi: "Secondo lui bisognerebbe attivare, al più presto e con fondi pubblici, nuove sorgenti d’acqua potabile per il turismo. Eppure lo sfruttamento delle riserve di acqua potabile ha raggiunto ormai il limite". Per questo "sarebbe più rapido e giusto far pagare alle imprese turistiche delle tariffe idriche più alte, forse a quel punto aumenterebbe l’impegno per il risparmio di acqua potabile", sostiene Hanspeter Staffler.
In risposta a un'interrogazione dei Verdi, il 9 settembre 2022 l'assessore provinciale Giuliano Vettorato aveva dichiarato che "i Comuni avrebbero in linea di principio la possibilità di introdurre una categoria aggiuntiva con classi tariffarie maggiorate e basate sul consumo". In tal caso conclude il partito verde, "se questa possibilità esiste, allora pensiamo che debba essere assolutamente usata".