Pampeago e 50 anni di storia, da 30 milioni di lire iniziali a Maria Venier e all'innevamento programmato
Durante il ponte dell'Immacolata lo Ski center Latemar Pampeago ha festeggiato i 50 anni della società impianti. La storia della località sciistica nasce il 13 aprile 1966
PAMPEAGO. Lo scorso fine settimana Pampeago ha celebrato il suo anniversario numero 50 dalla fondazione della società impianti. Un'importante ricorrenza festeggiata in tre giorni che hanno arricchito il Ponte dell’Immacolata.
Il programma è iniziato venerdì 9 dicembre con il villaggio di Pool Sci Italia e gli ski test aperti a tutti coloro che desideravano testare i prodotti della nuova stagione sciistica. Sabato 10 è stata la giornata più intensa: oltre alla diretta con Radio Dolomiti, insieme a Stefania Ravagni e Michelangelo Felicetti che hanno animato la giornata con la loro verve e tanti giochi, un evento innovativo e particolare: il 50 Challenge, uno slalom gigante non competitivo aperto a tutte quelle persone che hanno deciso di tentare la fortuna. Proprio così: poco è contata la performance tecnica, per vincere il montepremi, uno skipass stagione Fiemme/Obereggen e un buono acquisto da 500 euro presso i negozi di Sport Ventura, serviva infatti far registrare i 50” nel proprio tempo finale.
"Un ponte dell'immacolata - racconta Luca Bertoluzza, responsabile dello Ski center Latemar - intenso e davvero positivo. Un ottimo inizio e una grande affluenza che lascia ben sperare per la stagione" (Qui impianti e piste aperte).
La formula, che ha riscontrato tale successo da indurre gli organizzatori a riproporla nell’ambito del Trofeo Pampeago di fine stagione, ha visto due vincitori. A seguire, alle ore 17.00, con l’aiuto della Scuola Sci Alpe Pampeago, una fiaccolata che dalla baita Zischgalm ha portato numerosi sciatori fino a Pampeago dove alle 17.30 c’è stato lo spettacolo del cinquantesimo con le acrobazie di 3 freestylers, coreografie dei maestri della Scuola Sci Alpe Pampeago e gran finale con i fuochi d’artificio. Domenica 11 test per gli appassionati di snowboard con Rider House, Nitro Snowboard, Drake, Union e Capita.
Tesero, circa 2.700 abitanti, adagiato in una zona ampia e soleggiata lungo il versante orografico destro della Valle di Fiemme, fonda la propria economia sulle attività collegate al turismo, all'artigianato, all'industria e al comparto agricolo. Negli ultimi decenni molto grande è stato il cambiamento dovuto all'irruzione prepotente del turismo, il quale ha contribuito a cambiare il volto alla realtà del paese, trasformandolo in una comunità moderna, ricca di proposte e soprattutto proiettata al futuro. Una costante nell'evoluzione dei tempi: lo straordinario spirito partecipativo e di appartenenza dei paesani, caratteristica alla base della storia di una delle iniziative che avrebbe inciso profondamente sullo sviluppo del paese: la società impianti e incremento Turistico Alpe Pampeago. Risale al 1965 l'intuizione che avrebbe cambiato il paese, anno cui i pionieri di quello che sarebbe stato il turismo valligiano iniziano a discutere dello sviluppo invernale della soleggiata conca di Pampeago.
Per partire bisogna organizzarsi: l'atto costitutivo della società è datato 13 aprile 1966, la prima assemblea convocata in un locale dell'ex Hotel Turismo in piazza Cesare Battisti. Nel paese, almeno inizialmente, regna lo scetticismo, le poche risorse generavano molte perplessità. Ad un certo punto, però, l'avvocato milanese Paolo Luvoni decide di sottoscrivere 5 milioni di azioni, determinando un repentino cambiamento di rotta. Nasce così l'Itap di Pampeago.
"Il 20 settembre 1967 - ricorda Bertoluzza - mentre sono già iniziati i primi lavori per la realizzazione degli impianti di risalita, il Consiglio d'amministrazione accoglie con soddisfazione la delibera della Magnifica Comunità di Fiemme che concede un mutuo di 30 milioni di lire: il 4 ottobre si comincia a parlare di piste. I mesi autunnali del 1967 rappresentano la pietra miliare della storia di Pampeago: sono in costruzione i primi impianti e le seggiovia Monte Agnello, Latemar e Tresca, assieme al ristorante self-service. La seggiovia Agnello entra in funzione il 6 febbraio 1968, seguita dalla seggiovia Tresca e dalla sciovia Campiol. L'inverno '68/'69 sarà la volta della seggiovia Latemar".
Pampeago si dimostra capace di leggere il proprio tempo e si scoprono i precursori degli impianti di innevamento artificiale: "Sono un'invenzione - prosegue Bertoluzza - dettata dalla necessità di avere sempre e comunque delle piste innevate. I primi sistemi sono lamiere piegate, sostenute da assi e con due legni trasversali, sono costruiti dei veri e propri canali, poi inseriti l'uno nell'altro, fino a raggiungere una lunghezza anche di 100 metri. La neve veniva gettata nel canale e scivolava fino a raggiungere le piste, con una squadra dedicata specificamente a questo compito".
Il turismo a Pampeago è già una realtà: una stazione sciistica rinomata e conosciuta che compie un ulteriore salto di qualità: "Nel 1972 prende forma il Piano di sviluppo. Pampeago è una località riconosciuta, ma è necessario innovare e completare l'offerta: nascono rifugi, esercizi ricettivi, ristrutturazioni e investimenti in nuovi e moderni impianti. Si stringono inoltre intese con la confinante Val d'Ega, in Alto Adige, e con la società Latemar di Predazzo".
La località subisce un restyling e la società impianti concentra gli sforzi per potenziare l'innevamento programmato: "La neve - spiega il responsabile dello Ski center Latemar - è sempre meno abbondante soprattutto nel periodo di prestagione e l'appuntamento con il ponte dell'Immacolata si trasformava spesso in incubo. Così prendendo spunto dai vicini di Obereggen nel 1984 la società investe un primo lotto di 300 milioni di lire per l'innevamento artificiale che si è sviluppato nel tempo e ora copre il l'intera superficie sciabile".
Pampeago festeggia gli investimenti e la Valle di Fiemme partecipando attivamente nell'organizzazione delle Olimpiadi dello Spettacolo: "Uno dei momenti più esaltanti della manifestazione si svolge proprio a Pampeago - dice - sulla pista Campanil, dove va in scena una rappresentazione spettacolare fatta di tecnica (poca) e tanta comicità si mettono in luce fra tanti altri Andrea Occhipinti, Giorgio Faletti, Mara Venier e Maria Giovanna Elmi. Altri eventi importanti sono il Trofeo Monte Agnello - Memorial Danilo Zeni: un classico appuntamento con lo sci alpinismo e una competizione che per molti rappresenta l'ideale inizio stagione. Senza dimenticare le edizioni del mitico Trofeo del Barba e le gare dell'Amicizia dedicate a tutti gli sci club che frequentano il comprensorio. Menzione finale per l'altra classica festa di fine stagione, il Trofeo Caserina, oggi Trofeo Pampeago - Memorial Mario Fassan".
Un cammino che non conosce soste: "Dal punto di vista impiantistico - conclude Bertoluzza - Pampeago ha davvero poco da invidiare ai resort dell'intero arco alpino. Il passo decisivo è, appunto, quello del miglioramento delle proprie strutture. Nonostante la crisi economica la società impianti ha stanziato 25 milioni di euro per i parcheggi, l'ammodernamento dello Sport Hotel, la costruzione del Kindergarten, il potenziamento dell'impianto di innevamento artificiale, manutenzione e revisione, senza dimenticare le attività oltre lo sci e l'estate".