Dai 360 mila per il bike park ai 200 mila per il golf, il rilancio del Bondone
Dario Maestranzi ha presentato in Giunta comunale i dieci interventi prioritari per sviluppare la montagna di Trento. Gli studi preliminari sono sul tavolo. Il consigliere Patt: "Il Comune di Trento deve fare il primo passo per attrarre i privati"
TRENTO. Sono arrivati in giunta comunale i 'Dieci comandamenti' di Dario Maestranzi, consigliere comunale in orbita Patt e delegato al rilancio del Monte Bondone. "In attesa - dice - delle future partite finanziarie per opere straordinarie, ritengono opportuno avanzare le prime proposte per condividere una logica ampiamente condivisa per rilanciare la montagna di Trento attraverso una destagionalizzata valorizzazione del territorio, ampliando così il bacino di utenza naturale e l'indotto. Ritengo che sia il Comune di Trento a dover fare il primo passo e predisporre alcuni studi di fattibilità per arrivare al master plan. E' necessario mettere le carte in tavola per cercare di attrarre i privati".
Le proposte prendono in esame tutte quelle iniziative volte a sviluppare il Bondone: si spazia dalla realizzazione del bike park alla progettazione di percorsi dedicati a ciaspole, sci alpinismo, fat bike e slittinovie, dai percorsi per runners alla sistemazione del campo di calcio di Candriai alla realizzazione di due campi di basket a Vaneze, dal campo da golf alle Viote alla piattaforma di lancio per speedride e parapendio sul Palon, dall'acropark alle Viote all'ampliamento del campetto scuola di Vason per finire con gli spostamenti terra per ottimizzare lo snowpark.
"Si tratta di dieci interventi - spiega Maestranzi - prioritari per dotare il Bondone degli strumenti di promozione più semplici come la mappe. Un piano organico per risaltare la fruibilità e la bellezza della montagna in tutte le sue forme e attività. Abbiamo preso spunto da altre località per definire questa strategia nell'ottica di individuare strade capaci di valorizzare tutto il territorio affinché le ricadute economiche possano interessare tutte le realtà coinvolte come Sopramonte, Candriai, Sardagna, Baselga, Vigolo Baselga, Trento Funivie, i Comuni, l'Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, i professionisti della montagna e gli esercizi pubblici e commerciali".
La prima proposta di golf alle Viote si trova nel piano regolatore del 1956 e su insistenza della Pro Loco del Monte Bondone, Dario Maestranzi riporta sul tavolo il fascicolo aggiornato: "Il vantaggio - commenta il consigliere - è quello della quota (circa 1.500 metri sul livello del mare, ndr): ottimo per le stagioni calde quando in pianura diventa difficile giocare e di avere una vista fantastica verso le Tre Cime, il Palon e le Dolomiti di Brenta".
Il campo da golf di diciotto buche si estenderebbe dalle caserme austroungariche delle Viote alla località Marocche, dove oggi si trova la Terrazza delle Stelle, coinvolgendo oltre a Trento anche il Comune di Garniga Terme: "Qui - continua - si trovano prati e aree boschive poco frequentate. Il manto erboso delle Viote è autosufficente, nel senso che non occorre irrigarlo, mentre il suo sfalcio è già previsto e attuato. Quindi si avrebbe un ciclo virtuoso di lavorazione ridotto ai minimi termini che rende il polo eco-sostenibile, senza alterare l’ambiente naturale e senza ostacolare lo sviluppo di altre attività economiche e sociali. Il campo da golf, non sarebbe un’area riservata solo ai golfisti, ma un’area aperta per chi desidera passeggiare, con l’avvertenza di un minimo di attenzione e nel reciproco rispetto".
Altri punti forti del campo da golf riguarderebbe l’elevamento qualitativo dell’offerta turistica: "Un campo da golf - considera il delegato - attira clientela di alto livello, che non rappresenta uno sport 'mordi e fuggi'. A questo si deve aggiungere la possibilità di creare dei posti lavori".
La realizzazione del campo da golf a 18 buche si sviluppa su un'area di circa 60 ettari: "La morfologia delle Viote - analizza Maestranzi - permette di procedere senza fare movimenti terra. L'intervento sul terreno sarebbe limitato alla realizzazione dei green lavorando in tutto 550 metri quadrati e si procederebbe attraverso due fasi: prima nove buche, quindi altrettante in un secondo momento". L'importo iniziale si aggira intorno ai 200 mila euro per le nove buche, ai quali aggiungere altri 20 mila euro per il campo pratica e riscaldamento: "Si tratta - sottolinea Maestranzi - del costo medio per una sola buca in un campo di pianura".
Un secondo progetto atteso da anni è il capitolo Bike Park. Questa struttura, che sarebbe l'ottava in Trentino, viene pensata come un reticolo di percorsi per tutte le capacità: "Il bike park non è solo una pista di 'downhill' - aggiunge - deve essere un richiamo forte per tutti gli appassionati, ma soprattutto per il cicloturismo: ecco quindi anche i tracciati di 'enduro', 'skill', 'cross country' e 'marathon'. Questa disciplina rientra inoltre tra le principali promozioni di Trentino Marketing. Il Monte Bondone si distingue bene in questo campo per la morfologia del terreno e la presenza dei servizi di trasporto, ma anche la possibilità di abbinare il fattore sportivo all'aspetto storico e culturale. I cambiamenti climatici aprono sempre più la possibilità di tenere aperto il bike park oltre i mesi estivi, quindi anche in primavera e autunno, quando la frequentazione del Bondone è minore".
Una volta ottenuto il via libera delle istituzioni preposte è necessario passare alla fase progettuale e realizzativa. "In materia di concessioni edilizie e lavorazioni in aree sciabili - prosegue - la Provincia di Trento permette la costruzione all’interno delle aree sciabili di percorsi per mountain bike in ottemperanza della legislazione, oltre alla riqualificazione di percorsi già esistenti. E' necessario iniziare per gradi, prima una struttura standard per procedere attraverso altre implementazioni".
Il primo studio preliminare, realizzato da Trento Funivie ed esperti del settore mountain bike, avrebbe un costo di circa 5 mila euro, mentre il progetto esecutivo (mappature, interventi e planimetrie) costerebbe intorno ai 15 mila euro. La realizzazione effettiva varia tra i 180 mila e 360 mila euro. "L'ultimo importo - conclude Maestranzi - sarebbe una struttura di primo livello e mi piacerebbe vedere un Bike Park di primo ordine in Bondone. Non si può sempre arrivare dopo gli altri, è il momento di prendere coraggio e fare un passo avanti".