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Alfio Ghezzi come Cracco e Cannavacciuolo: due stelle Michelin alla Locanda Margon

Questa mattina la cerimonia a Parma. Lo chef del ristorante di Ravina: "Un'emozione unica. Mi hanno chiamato ieri per dirmi di presentarmi alla cerimonia. Ma ho scoperto la cosa solo quando mi hanno consegnato la giacca questa mattina: sopra c'erano le due stelle"

A destra Alfio Ghezzi con lo staff della Locanda Margon
Di Luca Pianesi - 15 novembre 2016 - 13:55

TRENTO. E' la prima volta nella storia del Trentino: Alfio Ghezzi e la sua Locanda Margon conquistano le due stelle Michelin. "Un'emozione incredibile - ci racconta lo chef, ancora a Parma dove si è tenuta la cerimonia di premiazione - un'emozione da condividere con tutti i ragazzi che ogni giorno passano le loro giornate con me in cucina. I nostri sacrifici sono stati premiati e sono stati premiati con un risultato davvero unico. Questa doppia stella va a noi tutti e va al Gruppo Lunelli che ha creduto in questo progetto, nell'idea, che insieme abbiamo coltivato, di far nascere in Trentino un ristornate d'eccellenza". Alfio Ghezzi, infatti, è arrivato alla Locanda Margon nel 2010 e da allora è stato un crescendo di soddisfazioni e titoli per il locale di Ravina. Qualche settimana fa era circolata l'indiscrezione che avrebbe potuto vincere la seconda stella.

 

"Ma io non ne sapevo niente - prosegue Ghezzi che cura un suo personale blog per il Dolomiti - anzi. L'ho saputo questo mattina verso alle 8. Ieri sera, infatti, è arrivata la telefonata, intorno alle 16. Ma quella è solo un invito. Ti chiedono di partecipare alla conferenza stampa e nulla più. Tutto resta molto sul vago.  Poi questa mattina alle 8.30 ci hanno convocati tutti in uno stanzone e, chiamandoci uno ad uno, ci hanno consegnato le giacche con le stelle. Sulla mia ce n'erano due. Una gioia indescrivibile". Due stelle dalla Bibbia della cucina gourmet, infatti, sono una cosa unica (il massimo è 3 e ce ne sono solo 8 in Italia). Per intenderci sono quelle che ha Antonino Cannavacciuolo o Carlo Cracco. Unica sicuramente per la nostra terra che non ne aveva mai avute due.

 

La cerimonia si è svolta questa mattina al Teatro Regio di Parma. Anche in questo caso una location unica per questa 62esima edizione della Guida Michelin 2017 (che solitamente si svolgeva a Milano). E questo il verdetto generale: sono state assegnate 294 una stella, 41 due stelle e 8 tre stelle. L'Italia, così, con 343 ristoranti stellati si attesta al secondo posto assoluto come numero di stelle nel mondo. "Anche la cerimonia è stata incredibile - aggiunge Ghezzi - tutto doveva rimanere segreto. Per dire, ci hanno fatto entrare da un'entrata secondaria del teatro per non farci vedere dalla stampa e dalle persone presenti e per tenerci isolati da tutto e da tutti. Quando mi hanno chiamato sul palco, poi, è stato bellissimo. Una giornata che non potrò più dimenticare. Adesso si lavora per consolidarci. L'obiettivo più importante è stato raggiunto. Ora si torna ai fornelli con l'ambizione di riuscire a confermarci e con la consapevolezza che diventeremo anche un ristorante destination. La gente verrà, probabilmente, apposta per provare la nostra cucina. Qualcosa cambierà. Non i prezzi però". Conclude Ghezzi, sorridendo.

 

E un grande "complimenti" accompagnato da tanti sorrisi va ad Alfio da tutta la redazione de il Dolomiti orgogliosa del risultato raggiunto dallo chef e da tutta la Locanda Margon. Tanti, tanti complimenti.

 

Questa la bio di Alfio Ghezzi tratta dal suo profilo Blog (e qui la ricetta autunnale)

 

"Gli anni dell'infanzia, si sa, sono quelli che più segnano la nostra personalità nell'età adulta, e così Alfio Ghezzi dopo gli anni trascorsi con i maestri Gualtiero Marchesi e Andrea Berton mai avrebbe immaginato che Locanda Margon a pochi passi da dov'era nato sarebbe diventata cosi importante per lui. Coinvolto dalla famiglia Lunelli inizia a mettere mano ad un'idea di cucina semplice, riconoscibile, incentrata sulla ricerca dell'essenza e dell'equilibrio ma anche volta alla ricerca di innovativi abbinamenti con le bollicine Trento Doc a tutto pasto.

 

Il risultato sono creazioni leggere, contaminate da un territorio che viene raccontato attraverso prodotti e produttori e dove la tradizione fa solo da sfondo garantendone i valori della terra natia. Nel 2011 ha ottenuto la stella nella Guida Michelin, nel 2012 ha vinto al Bocuse d’Or Italia, nel 2013 il concorso Festival Triveneto del Baccalà, nel 2014 è stato Ristorante dell’anno nella Guida delle Venezie, nel 2015 e nel 2016 ha ottenuto i due cappelli nella Guida Ristoranti d’Italia de l’Espresso".

 

Adesso aggiungiamo le due stelle Michelin.

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