Al Trento Film Festival l'ottavo giorno è quello di Bruno Detassis, una serata-omaggio a dieci anni dalla scomparsa
L'appuntamento è per le 21 di giovedì 3 maggio all'Auditorium Santa Chiara. La vite e il vino saranno protagonisti del seminario “Montagna al naturale. Riflessioni sul futuro sostenibile della viticoltura delle terre alte” a Palazzo Roccabruna: un seminario organizzato dal Consorzio Vignaioli del Trentino (Qui programma tra film, eventi, mostre e app)
TRENTO. E' il giorno di Bruno Detassis al Trento Film Festival. Tra i grandi dell'alpinismo trentino, la sua figura è protagonista della serata-omaggio a dieci anni dalla sua scomparsa. L'appuntamento è per le 21 di giovedì 3 maggio all'Auditorium Santa Chiara. Un incontro attesissimo dedicato all'uomo di montagna (Qui programma tra film, eventi, mostre e app).
"Sulla via di Bruno Detassis" è una serata evento per ricordare valori antichi e raccontare le nuove generazioni sulla traccia dei pionieri. Molte le testimonianze, i racconti e le esperienze dei nuovi protagonisti della montagna. Un'iniziativa impreziosita dal Coro della Sosat, così come dalla coreografa e ballerina Seydi Rodriguez Gutierrez e dal musicista Angel Ballester Veliz.
Sul palco dell’Auditorium Santa Chiara, accompagnati dai giornalisti Fausta Slanzi e Andrea Selva, si alternano i fratelli Tomas e Silvestro Franchini, Franco Nicolini, Manuel Bontempelli, Gianni Canale, Ida e Linda Parisi e Roberta Silva. A questo si aggiungono le testimonianze di Sergio Martini, Ermanno Salvaterra, Maurizio Giarolli, Palma Baldo, Marco Furlani, Egidio Bonapace, Giuliano Giovannini, Giuliano Stenghel, Maurizio Giordani, Sergio Speranza, Adriano Dalpez, Jalla e Claudio Detassis.
La vite e il vino saranno protagonisti del seminario “Montagna al naturale. Riflessioni sul futuro sostenibile della viticoltura delle terre alte”, alle 18 a Palazzo Roccabruna: tra antichi saperi e nuove pratiche, il professore Andrea Segrè (presidente della Fondazione Mach) e Stefano Pisoni, vignaiolo e contadino, dialogheranno sulle strategie per rendere davvero sostenibile la viticoltura in un ecosistema fragile come quello di montagna (Qui articolo).
L'obiettivo? Tutelare la biodiversità e salvaguardare la fertilità del suolo. Un seminario, moderato dal giornalista Pietro Bertanza e organizzato dal Consorzio Vignaioli del Trentino, che si chiude con una degustazione di un vino da agricoltura biodinamica e un vino da varietà resistenti.
E ancora la proiezione, per la prima volta in Italia, della versione restaurata de “Il grande silenzio” di Sergio Corbucci in occasione del cinquantesimo anniversario. Sono questi alcuni degli eventi principali dell’ottava giornata della kermesse.
Ma giovedì 3 maggio è anche la giornata “Push. Un’esperienza oltre il limite” di Tommy Caldwell, edito da Corbaccio. Alle 11.30 a MontagnaLibri il grande arrampicatore statunitense racconterà una storia vera di motivazione, resistenza e trasformazione: 7 anni di tentativi, 19 giorni in parete, 1.000 metri di granito verticale per un unico obiettivo, la Dawn Wall, la più grande, ripida, liscia parete di El Capitan.
Non mancano le proiezioni, da "Il club dei centenari" a "The Dawn Wall", da "A polar year" a "Lorello e Brunello", il cartellone è ancora ricco. Per farsi un'idea alle 12 il consueto incontro con i registi ospiti del festival con Sergio Fant in "Cosa vedo oggi?" (Teatro sociale, via Oss Mazzurana 19).
Alle 11 alla Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto in via Calepina, il presidente del Club Alpino accademico italiano Alberto Rampini e il direttore del Mart Gianfranco Maraniello presentano il progetto "Prayer for Peace" da un’idea dell’artista trentino Lorenzo Lome Menguzzato, tra i soci fondatori dell'Associazione Trentino for Tibet e del Bosco dei poeti.
Alle 17 a Montagnalibri il Premio Itas del Libro di Montagna presenta i libri segnalati all’edizione 2018: per capire ancora meglio la montagna. Conduce Lorenzo Carpanè.
Al Mondadori Bookstore di via S. Pietro alle 17.30 Roberto Keller presenta il libro "Alpinisti illegali in Urss"di Cornelia Klauss e Frank Böttcher: le storie di alcuni giovani, i quali assetati di curiosità e libertà, tra gli anni Settanta e Ottanta si mettono in viaggio nell'allora Unione Sovietica per scalare montagne, attraversare pianure e incontrare gente.
Alle 19 lo sguardo si focalizza sulla tradizione trentina e sui suoi piatti più rappresentativi, con “I piatti delle Confraternite”, quelle libere associazioni di individui che si sentono legati da una particolare passione gastronomica e che sentendosi depositari della “regola”, cioè dell’autentica tradizione culinaria, se ne fanno promotori in termini storico-culturali. Carne Salada, Tortel de Patate, Smacafam, Tonco de Pontesel saranno i protagonisti della cena organizzata a Palazzo Roccabruna (per informazioni e prenotazioni: 0461 887101).