Donne in difesa di domani, Yaku protagonista a Caldonazzo
Mercoledì 22 la terza e ultima tappa in Valsugana della rassegna Donne In Difesa Di a Caldonazzo (alle 20.00 Casa della Cultura). Sarà ospite una delle più note ecologiste latinoamericane, la colombiana Tatiana Roa Avendaño
TRENTO. Abbiamo cominciato con l'Etiopia ed il landgrabbing, lo scorso 8 novembre a Calceranica insieme ad Agitu Ideo e alla blogger ed attivista di Un ponte Per Caterina Amicucci di un Ponte Per; per poi passare alla resistenza delle donne curde, iraniane e afghane nella costruzione della pace, con la scrittrice Patrizia Fiocchetti e la docente de La Sapienza Luisa Del Turco il 16 novembre a Tenna.
Mercoledì 22 la terza e ultima tappa in Valsugana della rassegna Donne In Difesa Di a Caldonazzo (alle 20.00 Casa della Cultura).
Sarà ospite una delle più note ecologiste latinoamericane, la colombiana Tatiana Roa Avendaño, che racconterà del processo di pace in Colombia, e del coraggio che donne e comunità LGTB stanno mettendo in campo per cercare di costruire un Paese diverso, meno diseguale e violento.
Donne In Difesa Di fa parte delle iniziative che l’Associazione Yaku ha proposto in Trentino e a Roma, per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza di Genere: una maratona contro la violenza che terminerà per il Trentino il 24 novembre al Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento con una conferenza internazionale che vedrà la partecipazione di attiviste da Colombia, Tunisia e Paesi Baschi, il patrocinio del CIDU - Comitato Interministeriale Diritti Umani, e la partecipazione dell'ex senatore ed attivista per i diritti umani, Francesco Martone.
Tatiana Roa è un ingegnere ambientale e da molti anni si batte insieme alla sua associazione CENSAT Agua Viva per la difesa degli ecosistemi, dei territori, delle risorse idriche. Il suo lavoro si sviluppa attraverso il rafforzamento politico delle comunità impoverite dagli impatti dei megaprogetti minerari: "Lo stato dei nostri fiumi, delle nostre riserve d'acqua - racconta Tatiana - riflette quello della nostra società: la Colombia è un Paese che ha sfruttato l'acqua , i boschi, i paramos (le grandi torbiere che si trovano sotto i ghiacciai andini) in una maniera che ha distrutto la relazioni armonica non solo con la Natura, ma anche fra noi esseri umani. Non è un problema di cambio climatico e basta: la nostra crisi ambientale è il prodotto di dinamiche economiche e politiche basate sul concetto del non limite".
“Le donne colombiane - continua - stanno però mettendo in atto forme di resistenza e proposta in molti territori di conflitto. Il nostro intento è quello di mettere in risalto il loro coraggioso protagonismo nella difesa del territorio e della territorialità, un cpncetto che unisce il corpo-donna al corpo-territorio”.
Costruire una nuova vita dopo tanti anni di violenza non è facile: le comunità indigene e contadine della Colombia devono fare i conti con il paramilitarismo legato al narcotraffico e alle grandi industrie estrattive. Purtroppo la fine della guerra non sta portando la pace sperata: l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani in Colombia ha dichiarato che sono 64 i difensori e le difensore per i diritti umani assassinati nel 2016. L’Istituto Internazionale per lo Sviluppo e la Pace (Indepaz) parla invece di 117 omicidi: Un'escalation di violenza in un Paese già considerato tra i più pericolosi del mondo per chi si batte per la giustizia sociale e ambientale.
“Per promuovere ed applicare il concetto di sviluppo economico, gli estrattivisti hanno bisogno di sradicare e delocalizzare le popolazioni dal loro territorio - conclude Tatiana Roa - è così che il modello capitalista si impone attraverso i suoi strumenti finanziari, politici e militari. Ed i corpi delle donne divengono oggetto e simbolo dell’un’usurpazione fisica, politica e sociale.
Tatiana Roa sarà ospite anche il 24 novembre (ore 19.00 Centro per la Cooperazione Internazionale Vicolo San Marco, 1 a Trento) alla serata che Yaku, insieme al Centro per la Cooperazione Internazionale, il Centro Servizi Volontariato e con il patrocinio del Coordinamento Interministeriale per i Diritti Umani, organizza per ragionare sull ’attacco ai difensori dei diritti umani.
I dati più recenti di Global Witness mostrano che il 2017 si avvia ad essere l’anno più sanguinoso in termini di uccisione di difensori della terra e dell’ambiente. La principale modalità di attacco è la criminalizzazione, seguita da omicidi, intimidazioni, diffamazione, e minacce. La maggior parte dei casi (52%) si riscontra in America Latina, e per la gran maggioranza dei casi si tratta di comportamenti imputabili ad imprese che sfruttano la terra e le risorse naturali, ma sono stati registrati casi anche connessi al settore informatico, finanziario e dell’abbigliamento.
Particolarmente vulnerabili sono le donne che difendono i diritti umani ed ambientali, che si dimostrano però protagoniste di processi di democrazia, di pace e di ricostruzione nei territori in conflitto nel mondo. Una realtà che ci deve spingere verso l'assunzione di responsabilità collettive e al rafforzamento degli strumenti a disposizione per la protezione dei difensori dei diritti umani.
A maggior ragione alla vigilia delle celebrazioni del 20esimo anniversario della Dichiarazione ONU sui Difensori dei Diritti Umani che si celebrerà nel 2018, riteniamo che il nostro paese debba assumere un ruolo importante a livello internazionale per rafforzare gli strumenti a disposizione per la protezione dei difensori dei diritti umani.
Tatiana Roa sarà poi parte della manifestazione nazionale Non Una di Meno il 25 novembre a Roma.
info: www.yaku.eu
IN DIFESA DI - 24 NOVEMBRE A TRENTO
Il 24 novembre a Trento ore 19.00 Centro per la Cooperazione Internazionale
Donne In Difesa Di - programma
Il Saluto dell'Assessora Sara Ferrari e della direttrice del Centro per la Cooperazione Internazionale Jenny Capuano.
con Tatiana Roa Avendano
Ouedane Mejri, attivista tunisina Associazione PONTES. I Movimenti femministi per la costruzione della democrazia in Tunisia
Itziar Caballero Gonzales, Coordinatrice CEAR – Commissione Aiuto ai Rifugiati dei Paesi Baschi
Francesco Martone –Rete In Difesa Di
qui le informazioni sull'evento
L'incontro sarà preceduto da una Tavola Rotonda alle ore 17.30 presso il CCI- Vicolo San Marco 1, con le associazioni trentine
Alle ore 19.00 sarà offerto un buffet colombiano dall'Associazione Amici della Colombia