La Consulta per lo Statuto incontra la Consulta degli Studenti. "Vogliamo proporre delle leggi e fare petizioni on-line"
Parte la fase partecipativa prevista dalla legge per la revisione dello Statuto. Falcon: "Opportunità per fare il punto su Autonomia". Il rappresentanti degli studenti Auriemma: "Vorremmo essere considerati come attore importante"
TRENTO. "La Consulta incontra la Consulta". Nel senso che la Consulta per lo Statuto ha presentato il suo documento preliminare alla Consulta degli studenti. Parte così la fase partecipativa che durerà sei mesi: incontri sul territorio, laboratori sull'autonomia, audizioni pubbliche.
Il presidente della Consulta per lo Statuto Giandomenico Falcon, introdotto dal presidente della Consulta degli studenti Stefano Auriemma, spiega che "quello della riforma dello statuto è l'occasione per fare il punto sull'Autonomia. Non sappiamo se diventerà legge - afferma - perché con la bocciatura del referendum istituzionale viene meno anche l'accordo che prevedeva l'approvazione da parte del Parlamento dello Statuto prima dell'entrata in vigore della riforma costituzionale". Così ora "non sappiamo se questo testo diventerà mai legge, non sappiamo se ci sarà l'opportunità per il via libera in Parlamento".
Rimane dunque, come ha detto il presidente Falcon, un'occasione per parlare di autonomia. "E anche voi avete l'occasione di entrare in questo 'circolo delle idee' che diventa anche 'circolo delle responsabilità' - ha osservato Falcon - perché avete la responsabilità di avere delle idee".
Idee che non mancano. Stefano Auriemma, a nome di tutti, spiega che la proposta di statuto è largamente condivisibile, "anche perché il testo è molto generico, basato su principi, quasi su postulati". Spiega che l'attenzione degli studenti si è concentrata sulla sezione settima, quella che parla della democrazia diretta e della partecipazione dei cittadini. "Sono molto interessanti i punti che affrontano la democrazia diretta, la possibilità di agire attraverso le petizioni. Si potrebbe pensare anche allo strumento delle petizioni on-line: ma che garanzie ci sono che le istanze siano prese in considerazione?".
Ma la proposta delle proposte è questa: "Alla Consulta degli studenti l'iniziativa legislativa". Cioè la possibilità di promuovere le leggi, di proporle all'Assemblea legislativa. "Lo sapevo - risponde ironicamente Falcon - che non dovevamo scrivere tutte queste cose sulla partecipazione".
Una proposta che ha un suo perché, la voglia di contare, di partecipare realmente al processo democratico. A margine dell'iniziativa Auriemma spiega che spesso le proposte della sua Consulta non vengono ascoltate, "per molti è sufficiente dire di averci incontrati, ci ascoltano solo per dire che ci hanno ascoltati". Ma Falcon ha spiegato che l'iniziativa è giusto allargarla ai cittadini, "ma non ai singoli segmenti della società". Segmenti che però sono stati considerati nella formazione della stessa Consulta per lo Statuto: sindacati, associazioni di categoria, cooperazione.
"Si può lavorare sull'abbassamento del numero di firme per proporre delle petizioni - suggerisce Giandomenico Falcon - o prevedere percorsi facilitati per categorie significative". Ma prova a guardare la questione anche da un altro punto di vista: "Pensate non solo all'iniziativa legislativa ma anche al dopo, al percorso che porta all'emanazione della norma. Perché una proposta cammina poi sulle gambe delle istituzioni e si scontra con dei limiti: quello della selezione delle proposte da trattare, sullo stesso limite di tempo che per forza hanno le assemblee legislative".
Poi Falcon torna sulle parole di Auriemma, quando all'inizio del suo intervento diceva chi i temi del documento sono condivisibili. "Ma basterebbe passare il 'confine' di Salorno per capire che non è così. Quando diciamo che la Regione può essere sia comunità politica sia coordinamento, diciamo delle cose che, per la comunità altoatesina, potrebbero suonare problematiche". Cose da grandi, che ne sanno i giovani che la fanno semplice.
Insomma, si sono incontrate le due Consulte. La Consulta degli studenti, presente in una folta rappresentanza di tutte le scuole del Trentino, ha fatto delle proposte, e la Consulta per lo Statuto, presenti in cinque su venticinque (dei 'politici' presenti solo Fugatti e Detomas) potrà dire di averla incontrata.