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Di Battista: "Renzi? Un bulletto, un gradasso al quale è impossibile affidarsi". Il Movimento 5 Stelle a Trento per dire "No" alla riforma

Il TrenoTour ha fatto tappa in Piazza Garzetti. "Diba" (VIDEO) sull'autonomia: "Non devo entrare in tutte le questioni" ma ci pensano Fraccaro (VIDEO), Degasperi, Köllensperger a parlare di Trentino: "Le regioni a statuto speciale con il sì rischiano"

Di Battista in piazza Garzetti
Pubblicato il - 13 novembre 2016 - 22:08

TRENTO. Il TrenoTour del Movimento 5 Stelle ha fatto tappa a Trento, in Piazza Garzetti (unica tappa regionale) per dire No al referendum costituzionale. Il freddo c'era, la gente anche. Non folle oceaniche, va detto, ma cittadini interessati che hanno ascoltato attenti i tanti interventi dal palco. Riccardo Fraccaro ha fatto gli "onori di casa" con i colleghi parlamentari Giovanni Endrizzi, Giorgio Sorial, Alberto Zolezzi, Federico D'Incà, Andrea Cioffi e, soprattutto con l'attesissimo Alessandro Di Battista applauditissimo e fulcro dell'attenzione del pubblico e dei media. Inciampa, però, "Diba" sulla domanda clou per i trentini, quella che quando vieni in provincia devi sapere che ti faranno (in maniera francamente anche un po' ossessiva, come se fosse davvero sempre e solo l'unica cosa che ci interessa, ma tant'è). Sì ovviamente stiamo parlando dell'autonomia: "Che succede alle regioni a statuto speciale?". "Non devo entrare in tutte le questioni - scuote la testa Di Battista -. Il problema non è legato a una singola regione ma al Paese. Questa riforma è pessima sotto ogni punto di vista".

 

 

 

 

Dal palco, poi, critiche al Governo, a Renzi ("il bulletto, il gradasso, uno del quale è impossibile fidarsi") e un attacco al mondo dei radical chic, "quelli che noi non sopportiamo - ha detto - quelli che io definirei "boldriniani". Quelli che non hanno capito niente nemmeno alle elezioni americane. Il popolo americano ha scelto liberamente. La democrazia americana non era la migliore quando eleggevano Obama e non è la peggiore adesso che hanno eletto Trump. Il popolo è sovrano, a prescindere".  

 

Ad entrare nel dettaglio, invece, ci pensano i consiglieri provinciali Paul Köllensperger e Filippo Degasperi. Per entrambi l'autonomia rischia grosso "con la riforma del Governo piduista Renzi" dice il consigliere 5 stelle dell'Alto Adige. Degasperi, invece, ricorda il tweet di Renzi di qualche mese fa che recitava: "Ci sono regole diverse tra regione e regione su turismo, sanità, trasporto ferroviario ecc.. Se vince il sì regole uguali ovunque #politics". "Adesso fingono di garantire l'autonomia - spiega Degasperi -  ma se passa il referendum ci vorrà niente a smontarla. Questa è una riforma di stampo centralista. E nel suo tweet Renzi si è tradito".

 

Concetto ripetuto anche da Riccardo Fraccaro ("è un grande io sono orgoglioso di essere suo amico - lo ha introdotto così Di Battista -. Io e lui fummo i primi a fare i sopralluoghi per occupare il centro della Camera. Facemmo un sopralluogo a giugno e la Boldrini se ne accorse tre mesi dopo") che si è appellato ai trentini, ribadendo il suo disappunto per la riforma. "Stiamo girando tutta Italia per dire No. E poi c'è il Trentino. Filippo Degasperi ogni sera è da qualche parte a spiegare perché non si può votare Sì. Se volete organizzare una cena con parenti lui viene, garantito e vi spiega tutto".

 

 

 

 

Il TrenoTour, partito da Aosta giovedì, prosegue e percorrerà oltre 6.000 chilometri fra treni regionali e traghetti. Sarà un viaggio che porterà i big del Movimento guidato da Beppe Grillo in tutta Italia, con 47 tappe (una per ogni articolo della Costituzione toccato dalla riforma) in altrettante città dal Nord al Sud del Paese. Finale nella Torino di Chiara Appendino giovedì 2 dicembre, a ridosso del voto. 

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