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Coronavirus, in Alto Adige scatta il coprifuoco ma i bar chiudono alle 20 e i ristoranti alle 22. Kompatscher: "Irrinunciabile tutelare la salute pubblica"

La Provincia di Bolzano ha emesso una nuova ordinanza con valenza da lunedì 26 ottobre a martedì 24 novembre: bar e ristoranti potranno continuare a lavorare con gli orari attuali ma nuove restrizioni, mentre nelle scuole la didattica a distanza sarà portata solo nelle superiori al 50%. La misura più dura riguarda però il coprifuoco dalle 23 alle 5. In questo arco di tempo non ci si potrà muovere dal proprio domicilio se non muniti di autocertificazione

Pubblicato il - 25 ottobre 2020 - 19:16

 BOLZANO. “ Il numero delle persone positive al Covid-19 stanno rapidamente aumentando in tutta Europa, in tutta Italia e in tutto l’Alto Adige. Dobbiamo intervenire subito con misure più incisive per fermare la catena dei contagi e ridurre la pressione su ospedali e strutture sanitarie, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche”. Sono queste le parole con cui il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher annuncia la nuova ordinanza che recepisce il Dpcm.

 

In una giornata caratterizzata dal record dei contagi in provincia, ben 339 di cui 45 operatori sanitari, l'Alto Adige vedrà imporsi delle nuove e più stringenti regole per frenare un virus che pare ormai galoppare. Come avvenuto in altre parti d'Italia, anche la provincia di Bolzano avrà un coprifuoco tra le 23 e le 5 di mattina, i bar e i ristoranti dovranno chiudere anticipatamente e la didattica a distanza nelle scuole superiori dovrà raggiungere il 50% dalla giornata di mercoledì 28 ottobre.

 

L'esecutivo di Palazzo Widmann ha deciso così di elaborare un nuovo documento in vigore già dalla giornata di lunedì 26 ottobre, con valenza fino al 24 novembre. La misura più importante riguarda certamente il coprifuoco: anche l'Alto Adige infatti vieterà gli spostamenti al di fuori dal proprio domicilio tra le 23 e le 5, a meno che, muniti di autocertificazione, non si riesca a comprovare le esigenze lavorative, le situazioni di necessità o i motivi di salute.

 

Per quanto riguarda il resto della giornata, viene fortemente raccomandato di ridurre al minimo indispensabile tutti gli altri spostamenti e gli incontri con persone non conviventi. “Siamo consapevoli del fatto che queste misure, che in alcuni casi sono più stringenti rispetto a quelle del resto d’Italia, incidono purtroppo in maniera drastica sulle nostre libertà individuali – commenta il Landeshauptmann – ma l’esigenza irrinunciabile di tutelare la salute pubblica ci impone di intervenire per bloccare alla fonte le radici del contagio, che si dimostrano sempre più spesso legate a feste e occasioni di ritrovo”.

 

Riguardo agli orari di bar e ristoranti, Kompatscher ha deciso di tenere l'orario di apertura più dilatato rispetto a quanto previsto dal Dpcm. Rispetto al resto del Paese, in Alto Adige i bar dovranno chiudere alle 20 e i ristoranti alle 22. Però dalle ore 18 la somministrazione di cibi e bevande potrà avvenire solamente al tavolo, con posti assegnati ed un massimo di 4 persone, eccezion fatta per i familiari conviventi. Vi sarà, inoltre, il divieto tassativo di consumazione in piedi, sia nei pressi dei locali, sia sul suolo pubblico. “Di fatto reperiremo gran parte del nuovo Dpcm nazionale con alcuni adattamenti alla realtà locale in virtù dei margini di manovra che ci sono concessi dalla nostra autonomia e dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio”.

 

Sulla didattica a distanza, mentre il Trentino ha annunciato di voler proseguire così, la provincia di Bolzano, invece, imporrà il 50% di didattica a distanza nelle scuole superiori. “Vogliamo continuare a garantire l’istruzione in presenza per assistenza alla prima infanzia, scuole materne, scuole elementari e scuole medie – sottolinea Kompatscher - un’ulteriore valutazione verrà fatta assieme alle Intendenze scolastiche durante la settimana di vacanza prevista per l’inizio di novembre”.

 

Anche in Alto Adige vigerà l'obbligo di indossare la mascherina di protezione non solo al chiuso ma anche all'aperto, dove non vi sia possibilità di isolamento. Tutti i centri commerciali, eccetto gli esercizi che vendono generi alimentari, dovranno rimanere chiusi il sabato, mentre la domenica a rimanere aperte saranno solo le farmacie.

 

Altri provvedimenti riguardano la capienza dei bus, che continueranno con gli orari previsti ma una capienza massima dell'80%. Per quanto riguarda lo sport, invece, tutti gli eventi ammessi dovranno svolgersi a porte chiuse, senza quindi la presenza di pubblico, e potranno proseguire solamente i campionati professionistici e quelli dilettantistici di carattere nazionale ed internazionale. Nel caso del calcio dovranno fermarsi anche la serie D e l’Eccellenza. Chiuse palestre e piscine, eccezion fatta per gli allenamenti organizzati delle società di nuoto affiliate alla federazione. Al divieto generalizzato di organizzare eventi e manifestazioni pubbliche, fanno eccezione i cinema, nonché gli spettacoli e le manifestazioni che si svolgono all'interno di teatri e sale da concerto, dove saranno ammesse al massimo 200 persone e non sarà comunque possibile distribuire cibi e bevande.

 

Riunioni e assemblee, infine, dovranno svolgersi in video-conferenza tranne che nei casi dove questa formula non sia possibile, mentre saranno chiuse sale da gioco e sale scommesse. 

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