Un operaio ha perso la vita a Lavis
In fase di accertamento se l'uomo sia stato colto da malore o se il decesso sia avvenuto per incidente. Alle 11.45 l'allarme dei colleghi, ma ormai non c'era più nulla da fare
LAVIS. Un operaio, residente a Trento, classe 1964, ha perso la vita in questa tarda mattina al cantiere della ditta di raccolta inerti Econord.
Si conosce ancora poco della dinamica degli eventi, che sono tutt'ora in corso di accertamento da parte dell'autorità giudiziaria: sarà necessaria l'autopsia per chiarire i dubbi.
Alle 11.45 allarmati dai colleghi di lavoro, Carabinieri, Vigili del Fuoco volontari di Lavis, uopsal , ambulanza e automedica sono immediatamente giunti sul luogo dell'incidente oppure del malore, ma le forze dell'ordine non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo.
“Il nostro primo pensiero è rivolto alla famiglia del lavoratore – dicono con rammarico il segretario generale della Cgil del Trentino Franco Ianeselli e il segretario Fillea Cgil, Maurizio Zabbeni -. A loro la nostra vicinanza e la nostra solidarietà”.
Lo scorso anno gli infortuni mortali denunciati all'Inail sono stati 13 in Trentino, su 8.466 infortuni totali denunciati all'Istituto.
Gli infortuni mortali continuano ad accadere prevalentemente nei settori delle costruzioni, dell’agricoltura, dei lavori forestali e dei trasporti e nei lavori sulle strade.
Per questa ragione il sindacato sottolinea ancora una volta l’assoluta necessità di tenere alta l’attenzione sulla sicurezza nei posti di lavoro, rispettando le regole anche quando queste sembrano comportare un appesantimento della gestione quotidiana.
“Al rispetto degli adempimenti burocratici va assolutamente associata la consapevolezza del valore della prevenzione e della cultura della sicurezza, tra i datori di lavoro, tra i lavoratori e anche nei sindacati”, sottolineano Ianeselli e Zabbeni.