Rubano le carte di credito carburanti e rivendono la benzina per un milione di euro. Sgominata banda internazionale
La banda ha operato in dieci province italiane e tre länder austriaci e ha prelevato indebitamente 113.490 litri di gasolio in Italia e 65.590 litri in Austria. Gli arrestati rispondono per reati di associazione per delinquere, furto aggravato, indebito utilizzo di carte di credito e reato transnazionale
TRENTO. Oltre un milione di euro di danno economico, 113.490 litri di gasolio prelevato indebitamente in Italia e 65.590 litri in Austria, 288 utilizzi indebiti delle carte rubate in Italia, 22 tessere via card sottratte e 145 carte di credito carburante rubate, 15 indagati, 8 custodie cautelari, 5 delle quali in carcere e 3 uomini agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e 7 denunciati a piede libero e 1 latitante. Questo il risultato dell'operazione 'Self Service' condotta dalla Squadra mobile di Trento in collaborazione con la Polizia austriaca.
"Le indagini - spiega il questore Massimo D'Ambrosio - hanno interrotto sul nascere un sistema importante: la banda aveva commesso furti in 10 provincie italiane Trento, Treviso Ferrara, Modena, Piacenza, Brescia, Bergamo, Pavia, Torino, Novara e in 3 länder austriaci. Nell'esecuzione delle ordinanze disposte dal pm Davide Ognibene sono stati coinvolti anche gli uffici Interpol di Austria, Bulgaria e Macedonia".
La Polizia di Trento, al termine di questa complessa indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, ha disarticolato un’organizzazione criminale transnazionale contestando i reati di associazione per delinquere, furto aggravato, indebito utilizzo di carte di credito e reato transnazionale.
"La banda criminale da luglio a novembre 2015 - spiega Salvatore Ascione, dirigente della Squadra mobile di Trento - aveva commesso 14 furti ai danni di aziende del settore autotrasporti in Italia e, tra la fine del 2014 e l’inizio 2015, 12 furti in Austria. Il modus operandi vedeva il venerdì l'ingresso in Italia dalla Slovenia, quindi il furto delle tessere custodite all'interno dei camion presso le aziende di trasporti (tre delle quali trentine, ndr), la verifica del funzionamento delle tessere nei distributori di carburante più vicini, l'avviso ai tre referenti dell'organizzazione in Italia della disponibilità di tessere, la chiamata a raccolta dei camionisti interessati all'acquisto a prezzo concordato e quindi il rientro in Slovenia con il carburante non venduto".
Le indagini degli investigatori della Polizia sono iniziati dopo alcuni furti di schede carburante a Trento e Ala ai danni di aziende di trasporti: "Viste le modalità delle azioni - continua il dirigente - abbiamo intuito che ci trovavamo davanti ad una organizzazione strutturata che aveva quale scopo quello di procurarsi denaro attraverso la vendita a terzi del carburante prelevato dai distribuiti mediante tessere carburante rubate".
Il carburante veniva venduto a prezzi decisamente favorevoli rispetto al mercato fra i 0,70-0,80 euro e la Polizia ha iniziato un'intensa attività di incrocio dei dati telefonici, intercettazioni e monitoraggio video dell'autostrada e delle stazioni di servizio. "Durante le indagini - prosegue Ascione - la Squadra mobile ha scoperto che la compagine criminale, composta da cittadini italiani, sloveni, bosniaci, bulgari, macedoni e rumeni, nello stesso periodo aveva commesso numerosi furti anche in Austria: abbiamo avviato una preziosa collaborazione con la Landespolizeidirektion e la L.K.A. della Repubblica Austriaca per fermare queste attività criminali".
L'operazione è scattata alle prime luci dell'alba di domenica 15 gennaio, comportando l'arresto di 8 persone e 7 denunciati a piede libero: "Resta ancora in libertà - conclude Ascione - un latitante che si trova in Macedonia, ma che non è ancora possibile trarre in arresto in quanto manca un accordo bilaterale con questo paese".