Nuovo canile, M5S: "Rischio elettromagnetismo", Gilmozzi: "rispettate tutte le norme"
Accanto ai 600 mila euro dati dalla Provincia, altri 300 mila euro arriveranno dal Comune
TRENTO. Siamo stati i primi a darne notizia: entro primavera il canile di Trento avrà una nuova casa. Si sposterà, infatti, in Località Laghetti su un terreno di proprietà di Trentino trasporti e costerà tra i 600 e i 900 mila euro (600 mila arriveranno dalla Provincia e tra i 200 e i 300 dovrebbero arrivare dal Comune). Ma oggi sembrerebbero raffreddarsi gli entusiasmi.
"Sicuramente - spiega Andrea Maschio consigliere comunale di Trento del Movimento 5 Stelle - la buona la notizia è che entro fine febbraio dell'anno prossimo il progetto dovrebbe vedere la sua conclusione. Meno buona, invece, quella che dopo anni di dubbi, verifiche, ipotesi e non-decisioni l'area individuata è un area di proprietà di Trentino Trasporti che darà in comodato per 10 anni la stessa. Questo comporta peraltro il fatto che vi sia la possibilità che fra 10 anni dovrà essere spostano nuovamente".
Tra i problemi che il M5S evidenzia c'è il fatto "che l'area è soggetta ad inquinamento elettromagnetico per un elettrodotto ad alta tensione che influisce su un parte consistente dello stesso ma considerata di minore rilevanza in quanto solo zona di sgambamento. Come dire, se riferito agli umani, i bambini a casa non hanno problemi ma al parco si! Vi è inoltre un aspetto importante che riteniamo di particolare rilevanza. Nel seguire la progettazione, che non discutiamo a livello tecnico né metodologico, riteniamo però un errore non aver interpellato anche le più importanti associazioni animaliste per cercare di trovare una sintesi metodologica che possa far fronte alle varie necessità legate agli animali ed ai cani n particolare”.
Per il consigliere comunale Maschio, sembra mancare un progetto di informazione, formazione e cultura nella gestione degli animali nei confronti dei loro proprietari che dovrebbe viaggiare parallelamente alla gestione di un ricovero come quello in previsione.
“Si dovrebbe avere cura – spiega - di evitare di importare animali da fuori regione perché l'evidente conclusione è quella di vedere sacrificate adozioni e cure per tutti i cani tranne che per quelli trentini. Non da ultimo il fatto che il progetto e la sua realizzazione non è oggetto di decisioni del Consiglio comunale per cui non ci resta altro che evidenziare le nostre perplessità sperando che si possa trovare modo di sciogliere i nodi sopra evidenziati. Nel contempo sollecitiamo il Comune e la Provincia ad aggiustare le leggi attuali nei confronti degli animali che poco dicono in merito al loro benessere ed alla buona convivenza e rispetto tra uomo ed animale”.
A ribattere al consigliere del M5S è l'assessore comunale Italo Gilmozzi che ha sottolineato come “il canile rispetterà tutte le norme di legge” anche per quanto riguarda l'elettromagnetismo.
Per quanto concerne l'accoglienza della futura struttura, invece, a parlare sono i soldi che verranno investiti. “L'amministrazione – ha affermato l'assessore – in un periodo di magra accanto ai 600 mila euro messi dalla provincia ne ha aggiunti altri 300 mila e la localizzazione è frutto di moltissimi incontri e sopralluoghi e finalmente dopo tanti anni si avrà il nuovo canile”.