L'Anac di Cantone alle Comunità di Valle: "Avete 20 giorni per mettervi in regola"
Ieri l'Autorità nazionale anticorruzione ha scritto a tutte le Comunità di Valle del Trentino per intimarle ad adeguare i propri siti internet alle leggi sulla trasparenza. La segnalazione era stata fatta da Fraccaro e Degasperi su input di alcuni cittadini
TRENTO. Apriti cielo. L'Anac ha deliberato, ieri, "di rivolgere a tutte le amministrazioni in questione un invito generale al rispetto delle norme statali in materia di trasparenza". E le amministrazioni in questione altro non sono che le Comunità di Valle del Trentino. Sarebbero, infatti, fuori regola per quanto riguarda la legge 33 del 2013 quella che prevede vengano rispettati precisi obblighi di trasparenza, pubblicità e diffusione delle informazioni sui loro siti istituzionali.
E, si badi bene, non è questa una sciocchezza perché quella della trasparenza degli enti pubblici è, invece, una delle precondizioni perché si crei un ecosistema sempre più in grado di proteggersi dalla corruzione e dal clientelismo. Ed è, infatti, la stessa norma, all'articolo 1 comma 2 a spiegare che "la trasparenza (...) concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino". Cittadino che, forte anche di questi principi, diventa il primo "controllore" dei suoi rappresentanti nelle cariche pubbliche.
Ed è stato proprio un cittadino, Mauro Direno, che fa parte del comitato più democrazia ed è anche il primo firmatario di una petizione consegnata a metà novembre alla Regione sempre per chiedere maggiore trasparenza agli enti pubblici, a far partire il procedimento. Attivista anche del Movimento 5 Stelle, Direno si è rivolto al parlamentare Fraccaro e al consigliere provinciale Degasperi i quali hanno portato il materiale raccolto all'Autorità nazionale anti corruzione di Cantone.
"Quel che emerge va da un mancata integrazione del programma per la trasparenza nel piano triennale di prevenzione della corruzione - comunica Fraccaro - all’omissione della pubblicazione dei piani medesimi sui siti internet, fino alla mancata pubblicazione della dichiarazione dei redditi dei presidenti e dei loro vice delle comunità, della lista delle sovvenzioni dei contributi, dei sussidi e dei vantaggi economici procurati a terzi e degli atti programmatici relativi alla pianificazione del governo del territorio. In abbinamento agli atti di sindacato ispettivo con i quali abbiamo interrogato il Governo e la Giunta provinciale, abbiamo segnalato all’Autorità nazionale anticorruzione una lunga serie di inadempienze e di irregolarità rispetto alle disposizioni di legge, allegando una puntuale e corposa documentazione a sostegno dell’esposto".
E ieri l'Anac ha reso pubblica la sua decisione. "Sono state segnalate numerose inosservanze agli obblighi di trasparenza - si legge nel testo - da parte delle Comunità di Valle (...) il consiglio di questa Autorità ha deliberato di rivolgere a tutte le amministrazioni in questione un invito generale al rispetto delle norme statali in materia di trasparenza, ove applicabili ricordando il termine del 23 dicembre per adeguarsi (...) con l'espresso avvertimento che qualora successivamente allo spirare del termine sommenzionato, dovessero emergere violazioni agli obblighi (...) questa autorità procederà nei confronti delle Comunità di Valle interessate con l'adozione di tutti gli atti di propria competenza".