Commercianti in consiglio comunale, l'incontro finisce in "rissa". Confesercenti: "Non usare il commercio come paravento di iniziative politiche"
La manifestazione promossa da cittadini e commercianti ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone. Oggi l'incontro con il sindaco
TRENTO. E' stata una brutta serata quella vissuta ieri sera in Consiglio comunale a Trento.
Doveva essere un momento di confronto sui temi del degrado e della microcriminalità tra l'Amministrazione e un gruppo di cittadini con la richiesta da parte di quest'ultimi di un incontro con il sindaco. Tutto, invece, è terminato tra le grida dei manifestanti e di alcuni commercianti presenti e la decisione da parte della presidente Lucia Coppola di interrompere la seduta per rinviarla a questa sera dove l'aula affronterà il tema della sicurezza.
La manifestazione era stata annunciata da giorni con l'obiettivo di chiedere al sindaco nuovi interventi contro il degrado e per rendere più sicura la città. “E' sotto gli occhi di tutti – ha affermato un commerciante, Paolo Crusi – che Trento sta vivendo un momento difficile. Per chi delinque e per chi compie atti vandalici servono pene sicure, arresti e multe salatissime e solo in questo modo la situazione potrà migliorare. Vogliamo il pugno di ferro da parte dell'amministrazione”.
Alle 20 una cinquantina di persone si sono ritrovate in piazza Duomo. A prendere parte all'incontro non solo semplici cittadini e alcuni commercianti ma anche esponenti politici di centro destra dalla Lega Nord, Forza Nuova, Casa Pound e Civica Trentina.
Alle 20.30 la decisione di percorrere via Belenzani per raggiungere Palazzo Thun e la scelta di salire in Consiglio comunale tutti assieme, con alcuni consiglieri comunali leghisti, senza attenderne la conclusione.
L'entrata del consiglio è stata occupata e dopo l'interruzione della seduta da parte della presidente Coppola per dare il benvenuto, sono iniziate le grida e le polemiche. “La città è piena di spacciatori che ci minacciano – ha gridato un cittadino rivolto verso i consiglieri – e voi, destra e sinistra, non fate nulla. A casa tutti”.
Impossibile riuscire ad arrivare ad un dialogo “civile” tra chi ha preso parte alla manifestazione e il consiglio comunale. L'intervento, ad un certo punto, del sindaco Alessandro Andreatta: “ Domani (oggi ndr) incontrerò una rappresentanza di voi prima della seconda giornata di consiglio oppure alle 21 quando si termina. La mia è una disponibilità chiarissima ma questa sera non riesco ad incontrare nessuno perché un mio stretto parente poco fa è stato portato in ospedale e sono l'unico che può stargli accanto”.
Le urla da parte dei cittadini sono però continuate fino a quando la presidente del Consiglio, Lucia Coppola, ha interrotto la seduta.
“Credo che quando i commercianti sono costretti a scendere in piazza – ha affermato il segretario della Lega, Maurizio Fugatti presente in consiglio comunale - sia un fatto grave perché vuol dire che le richieste fatte fino ad oggi alle autorità non sono state accolte. Se siamo arrivati a questo punto vuol dire che il vaso è colmo”
“Una manifestazione di gente esasperata” è invece il commento del consigliere provinciale Claudio Cia. “Andreatta oggi propone soluzioni – spiega – che avevamo lanciato ancora in passato noi quando eravamo in consiglio. Le presenta come una cosa innovativa che invece non lo è”.
La serata ha riscaldato gli animi anche fra i banchi del Partito Democratico. “E' una vergogna il mondo con il quale le persone si sono comportante – spiega un consigliere – entrando in aula urlando e impedendo un dialogo civile che tutti noi volevamo”.
“Questa piccola folla – ha affermato la consigliera de L'Altra Trento a Sinistra, Antonia Romano – è stata adeguatamente fomentata da chi da mesi butta benzina sul fuoco ed ha invaso l’aula dopo una manifestazione indetta contro il degrado della città. Un'azione che mira a portare avanti azioni restrittive, punitive e fasciste. Persone che chiedono il rispetto delle regole, ovviamente le regole che stabiliscono loro, hanno dimostrato di essere incapaci di rispettare le istituzioni. Hanno dimostrato di essere persone che si muovono come burattini nelle mani di esponenti politici”.
A prendere posizione nei confronti dell'iniziativa è stato però questa mattina anche Massimo Gallo, presidente dei Commercianti del Trentino, associazione di categoria di Confesercenti.
“Quello che è accaduto ieri sera – ha affermato – non è certo il modo di porsi nei confronti dell'Amministrazione comunale. Noi come categoria abbiamo richiesto un incontro al Sindaco. In tempi brevi ci ha risposto e domani sera avremo l'incontro all'interno di un tavolo di lavoro che abbiamo avviato”. Per Gallo “Fare caciara non serve a nulla”. “Non vorrei, e spero non sia così perché me ne dispiacerebbe, che ieri sera sia stato usato il mondo del commercio solo come paravento di una iniziativa palesemente politica”.