Un anno di valori etici e sociali, il calendario dei carabinieri 2018
Attivi all'estero dal 1885 nella prima missione internazionale di pace in Crimea, il tema è quello di raccontare la cooperazione internazionale, le attività di peace keeping e addestramento dell'Arma attraverso l'arte. Cuccurullo: "L'arte è universale, gli stranieri sono prima di tutto uomini e donne"
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TRENTO. Ritorna il calendario dei carabinieri per il 2018. "Anche questa edizione - spiega Giovanni Cuccurullo, tenente colonnello dei carabinieri - è stato scelto di affidare lo scorrere del tempo alle arti raffigurative e puntare sul valore etico e morale della cooperazione internazionale che vede l'Arma impegnata fin dal 1885, quando si svolse la prima missione di pace in Crimea".
Da allora i carabinieri sono attivi negli scenari internazionale in attività quali missioni di peace keeping, addestramento e lotta alla criminalità. "Impegni prestigiosi - aggiunge il tenente colonnello - che vede gli uomini e le donne dell'Arma mettere in campo professionalità, efficienza e umanità".
Il calendario, divenuto ormai un oggetto di culto, ha raggiunto una tiratura di 1 milione e 300 mila copie, 11 mila delle quali tradotte in altre lingue, inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo: "Da quest'anno - commenta Cuccurullo - anche giapponese, cinese e russo. La Benemerita gode di grande affetto e questo prodotto editoriale è ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, a testimonianza del fatto che in ogni famiglia c’è un carabiniere".
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Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei carabinieri e della stessa storia d’Italia.
"Questa pubblicazione - spiega il tenente colonnello - ha una rilevanza particolare per la famiglia dell’Arma, costituendo motivo di coesione attorno a un oggetto semplice eppure significativo, poiché ispirato ai valori nei quali si riconosce ogni carabiniere, da un capo all'altro d'Italia".
Il calendario 2018 è incentrato sul tema 'I valori etici e sociali dell’Arma', una rappresentazione visiva dell’essenza dell’istituzione che rende omaggio all’attività svolta dall’arma in Italia ed all’estero a favore di tanti Paesi e delle loro forze di polizia.
Questo strumento prosegue nel percorso iniziato nel 2016 con l’omaggio all’arte pittorica e proseguito nel 2017 con l’omaggio all’arte grafica del bicentenario di vita dell’Arma. "Il calendario - prosegue - vuol diffondere la conoscenza di altre forme di espressione di culture diverse dalla nostra. Culture portatrici di valori importanti, con le quali i carabinieri si confrontano quotidianamente. L'arte è universale e accomuna popoli e differenza, gli stranieri sono prima di tutto uomini e donne".
Per aree omogenee, comprendenti più Paesi, sono stati individuati autori di riconosciuto talento e scelte opere di forte testimonianza. E’ stata preziosissima in questo senso la consulenza di Bartolomeo Pietromarchi, direttore del Maxxi Arte di Roma e raffinato conoscitore dell’arte contemporanea, che ha affiancato Philippe Louis Daverio, carabiniere benemerito.
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Mese dopo mese, viene richiamato un tema dal valore universale, espressione dei diritti e delle libertà che l’Arma è impegnata a sostenere nel mondo insieme alle rappresentanze diplomatiche e, nelle missioni internazionali, alle altre forze armate.
Il filo conduttore è costituito inoltre dalle colorate e vivide opere del maestro Ugo Nespolo, tra i migliori artisti contemporanei: dalla copertina, un album di famiglia a rappresentare tutti i centodiecimila carabinieri in servizio nelle tante specialità dell’Arma, alle pagine di sinistra di ogni mese, dedicate a compiti istituzionali e che richiama attività svolte a favore di Paesi dell’area.
Si va dall'impegno per l’ambiente alla sicurezza personale e sociale, dalla tutela delle categorie deboli all'integrazione multiculturale, dal valore della tradizione alla libertà di espressione alla libertà di riunione dalla cooperazione internazionale alla tutela del patrimonio culturale, dalla tutela dei minori all'ordinata convivenza civile e all'identità culturale.
"Questi i dodici temi dell’anno - dice il tenente colonnello - che dodici affermati pittori contemporanei, ognuno proveniente da un’area del mondo dove l’Arma dei carabinieri è intervenuta oppure ha avviato collaborazioni con le forze locali, hanno espresso e raffigurato".
Al calendario si unisce l’agenda 2018 dedicato il proprio inserto allo 'Sport nell’Arma' ed ai Gruppi Sportivi dell’istituzione. "Sport - conclude Cuccurullo - come espressione dei valori universalmente riconosciuti: rispetto di persone e regole, disciplina, impegno, sacrificio, lealtà, tenacia, correttezza, emulazione, valori che devono essere patrimonio di ogni carabiniere. Un'agenda che riprende quella rossa di Borsellino, un valore storico e simbolico della lotta alla criminalità".