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Lupo in Lessinia, al momento nessuna azione di contenimento

L'assessore provinciale Dallapiccola risponde all'Upt che con una interrogazione ha chiesto di valutare interventi per il contenimento della specie al fine di ridurre al minimo i danni causati da attacchi di lupi al patrimonio zootecnico

Pubblicato il - 05 settembre 2016 - 17:52

La Provincia ha già messo in atto “azioni funzionali alla riduzione e alla prevenzione dei danni da lupo” ed intende proseguire utilizzato due strumenti: recinzioni elettriche e cani da guardianìa. Non esiste, invece, al momento, l'intenzione di mettere in atto “interventi per il contenimento della specie”.

 

A dirlo è stato l'assessore provinciale Michele Dallapiccola in risposta ad una interrogazione sulla “Presenza dei lupi sui monti Lessini di Ala” presentata dal gruppo consigliere dell'Unione per il Trentino con i consiglieri Mario Tonina, Gianpiero Passamani e Pietro De Godenz. L'interrogazione è stata presentata a seguito di alcuni danni subiti dagli allevatori in zona Sega di Ala e del Carega ad inizio agosto.

 

Secondo l'ultimo rapporto orso, nel corso del 2015 sono stati registrati in provincia 240 dati riferibili al lupo; 12 provengono dall’alta Val di Non, 19 dalla Val Rendena-Brenta meridionale, 208 dai Monti Lessini e 1 da altre aree. Di questi, 53 sono relativi a riprese con fototrappola, 60 a campioni organici, 92 a piste su neve, 16 a danni su animali domestici e 19 a predazioni su selvatico. 

 

Dagli interroganti viene chiesto quale siano le azioni che l'Amministrazione provinciale intende intraprendere per evitare che gli allevatori subiscano ulteriori danni al patrimonio zootecnico a causa della presenza del lupo sul territorio, se sono stati valutati adeguati interventi per il contenimento della specie al fine di ridurre al minimo i danni e se è stata effettuata una valutazione dei rischi sul piano della sicurezza per l’uomo, tenuto conto anche della presenza di numerosi turisti nella zona interessata. Si chiede, inoltre, se sia stata valutata con attenzione l’opportunità di intraprendere lo sviluppo di campagne di ecoturismo legato alla presenza del lupo quali strumento di promozione del territorio interessato dalla presenza del predatore.

 

L'assessore Dallapiccola ha spiegato che “l'Amministrazione ha da tempo messo in atto azioni funzionali alla riduzione e alla prevenzione dei danni anche da lupo, estese all'area della Lessinia”. Più nel dettaglio, continua l'assessore, è stata dotata di cani da guardianìa malga Riondera, è stato messo a disposizione, in prestito, un recinto elettrificato per capre a Malga delle Cime, è stato fornito materiale per la realizzazione di un altro recinto in località Sega di Ala e sono stati consegnati box e recinti per malga Posta sul Carega.

 

Dallapiccola ha inoltre chiarito che per quanto riguarda il lupo, il contenimento della specie “non è attualmente praticabile nel contesto della Lessinia” perché “non si è in questo caso in presenza di una popolazione di lupo in stato di conservazione soddisfacente”.

 

Per quanto concerne la presenza di lupo come volano per il sistema di eco-turismo, il Trentino “sta muovendo i primi passi – ha spiegato l'assessore – in particolare in Lessinia, con l'organizzazione di uscite con accompagnamento sul tema del lupo”.

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